Non sono in molti a saperlo ma in realtà io sono cresciuto come chitarrista. Abbandonati molto presto gli studi di chitarra classica, indicativamente alla fine dei 120 arpeggi di Giuliani, rimasi letteralmente catturato dal suono della chitarra elettrica all’età di 12 anni. Oramai non riesco più a studiare come un tempo e devo lasciare le mie povere chitarre per qualche tempo ad impolverarsi prima di riprendere qualche lettura o improvvisare qualcosa ma se penso alla mia adolescenza ricordo bene i tre volumi del Modern method for Guitar. Crescendo ho poi “conosciuto” un autore italiano che mi ha parecchio interessato per didattica e per simpatia.
Si tratta di Donato Begotti, chitarrista con una grande esperienza didattica, che ha trovato proprio in questa il suo maggiore impegno umano e professionale. Begotti si mostra essere una persona cordiale e molto alla mano e sono sicuramente queste le chiavi del suo successo editoriale. Ho studiato dei suoi oramai 18 libri un divertentissimo “Private lesson Rhythm & Lead“, libro che contiene 8 Main Lesson, 2 Vip Lesson e 5 Hot Lesson, dai contenuti diversi ma in ordine di difficoltà crescente che ruotava intorno all’imitazione di diversi stili per chitarra elettrica che hanno immortalato la storia del rock. Lo stesso modo di spiegare di Begotti sarebbe disarmante per un musicista preparato ma la sua chiave di lettura dedita certamente ai più giovani, introduce a una serie di piccole consapevolezze che costruiranno poi il musicista appassionato o il professionista di domani.
Pochi minuti fa mi sono caduti dietro la libreria i volumi che sto per andare a descrivervi e proprio perché sono andato a recuperarli dietro gli altri libri dei piani inferiori, ho visto cosa fosse caduto e mi è venuta voglia di parlarvi del Begotti. Non pensavo a questi lavori da una quindicina d’anni ma sfogliandoli mi sono reso conto che sono davvero un gioiello per qualunque chitarrista elettrico. Se poi considerate che il mio ultimo “articolo” per chitarra l’ho scritto circa sette anni fa capirete la voglia di divertirmi ancora con la mia anziana signora, anche solo a parlarne in questo salotto.
Trucchi, Trucchetti per suoni di chitarra perfetti sono due volumetti di un centinaio di pagine ciascuno davvero divertenti (appunto) e semplici che spiegano nel dettaglio le problematiche di collegamento degli amplificatori alle casse e ai vari effetti ormai ritenuti fondamentali dal chitarrista moderno. Nonostante l’età dei due libri (Ricordi, 2001) nello sfogliarli ho notato che le problematiche che vanno a descrivere lungo un percorso ben pensato, sono le stesse di oggi. Tutto sommato, anche se gli effetti hanno fatto salti da gigante (e non è una cosa importante per un chitarrista elettrico visto che il grande mercato intorno ai pedali vintage o le loro riproduzioni non cede), questi libri sono molto attuali.
Nel primo libro sottotitolato “Il Preamplificatore” Begotti ci illustra come il preamplificatore sia uno strumento da curare con molta attenzione. Essendo il cuore del suono di ogni chitarrista elettrico l’autore viaggia dalla loro classificazione, ai loro controlli, ai collegamenti e alle varie uscite send, return o direct output e/o speaker emulation. Dopo un aggiornamento su nozioni dell’utilizzo del MIDI per il controllo del preamplificatore e le proprie funzioni di mappatura il libro passa ad una sezione di “Argomenti Speciali” ovvero l’utilizzo e la cura per le valvole del pre. Infine conclude il centinaio di pagine un introduzione ai collegamenti in ogni forma possibile (sempre relativi al preamplificatore).
In realtà parlare di questo libro in questo modo sarebbe riduttivo. “Il Preamplificatore” infatti è strutturato in modo tale che il lettore venga esaminato attraverso delle domande alla fine di ogni capitolo. E’ un libro dal valore didattico interessante e penso uno dei pochi in Italia che vada così nel dettaglio sull’argomento con una semplicità davvero disarmante.
Il secondo libro è invece intitolato “Finale di potenza & le casse” e conclude quella quadrilogia di strumentazione di ogni chitarrista elettrico che è composta da Pre, finale di potenza, cassa … e chiaramente chitarra.
Dopo un esposizione legata ai controlli, alla classificazione e alle spiegazioni di questi strumenti l’autore cerca di mettere in risalto il rapporto tra esecutore e spazialità, molto importanti per un chitarrista che può avere a che fare (anche se finalmente quella sciocca moda si è spenta) con wattaggi del finale di potenza paragonabili ai segnali d’allarme usati durante la seconda guerra mondiale per avvisare la popolazione di un imminente attacco dal cielo. Il chitarrista elettrico è infatti particolarmente sensibile al dover curare l’indennità del proprio orecchio e l’autore è attento a descrivere una serie di raccomandazioni legate agli aspetti tecnici costruttivi delle casse e non solo.
Anche in questo libro troviamo gli “Argomenti Speciali” che riguardano l’utilizzo delle valvole, questa volta del finale di potenza, ancora una volta l’attenzione verso il proprio udito, l’installazione e le possibili combinazioni di montaggio sempre seguiti dai vari test dedicati al lettore.
Al di là di tutto sono stato più tecnico io a descriverlo che Begotti a scriverlo. I libri sono davvero molto semplici ma hanno la grande capacità di rispondere a qualunque dubbio si possa avere. Posso collegare la testata da 8ohm alla cassa da 16ohm? Quale effetto devo mettere prima nella catena degli effetti? Come raggiungo il suono che desidero? Quale cassa mi è più utile su un certo palco? Quale wattaggio? Come devo microfonare le casse?
Per dirla in breve, qualunque domanda vi venga in mente, questi libri sono nati per rispondere. E lo fanno alla Begotti, con semplicità, professionalità e tanta simpatia.