Ciao Maestro. Un saluto a Sir Peter Maxwell-Davies.

Sir Peter Maxwell-Davies e Roberto Brambilla

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Caro Peter,

o caro Max, come preferivi essere chiamato … ricordo mi confidasti fosse il modo in cui ti chiamava tua madre fin da bambino ma io, per mostrarti che avevo compreso a fondo quale uomo semplice tu fossi, seppur di così elevato spessore, ho sempre preferito chiamarti Peter.

Era da circa un anno e mezzo che non ci scrivevamo e sono davvero mortificato di non averti aggiornato. E ora non posso più spedire questo semplice abbraccio o una bottiglia di vino nella tua isola a nord est della scozia, abbracciata dal mar del Nord.

Del tuo castello sopra la scogliera, quando d’inverno il mare batteva talmente forte da far risuonare le pareti, mi restano solo i tuoi racconti.

Maestro, come sono ferito da questo addio!

Ci siamo incontrati così poco e solo in questi ultimi anni, eppure credimi, oltre ad un insegnante così generoso, avevo incontrato un amico vero.

E ora mi ritrovo a doverti scrivere in un blog, dannazione, piangendo per la tua perdita. La morte ci strappa sempre i nostri cari dalla carne!

Come avrei voluto aggiornarti sui miei successi e sulle mie delusioni, come avrei voluto invitarti ancora all’ostricaio di Livorno, o a casa per un the.

Certo mi restano così tante partiture tue, e il ricordo dell’uomo, che oltre ad essere il nome di Sir Peter Maxwell-Davies il compositore, era davvero il nome di un uomo colto, sensibile, umile e un po’ stanco di continuare a viaggiare.

Stanco di viaggiare sì, ma non di scrivere. Non hai mai smesso. E nel mio piccolissimo mondo, comprendo bene perché. E’ il nostro modo di essere, non viviamo da compositori.

Noi siamo compositori.

Amico mio, illustre Maestro, ti ringrazio davvero per quello che mi hai insegnato e per il coraggio che mi hai donato nell’affrontare questa vita.

Là fuori c’è un sacco di chiasso ora. Stiamocene al caldo a chiacchierare e a bere ancora un po’ di vino, anche se ancora una volta,  diventerò a macchie rosse in volto.

Quando ero ancora giovane mi hanno consegnato le chiavi della città di Salford, dove sono nato. Queste chiavi mi permettono di poter pascolare liberamente con un gregge di ovini all’interno della città.

(cit. di una conversazione con Peter Maxwell-Davies)


Lettera Peter

Autore: Roberto

Roberto Brambilla - www.robertobrambilla.it - www.robertobrambilla.com - www.taukay.it -

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